100

GUERRA AL COVID-19: la prevenzione passa dalla salute degli impianti

Il primo passo, a torto quasi mai considerato in questa fase storica che stiamo vivendo, nella lotta all’epidemia da Coronavirus non è la disinfezione degli ambienti; quello semmai deve essere il punto 0, il momento in cui si riportano le condizioni di un ambiente al più basso grado di contaminazione biologica. E’ solo da quel momento che vanno attivate tutte le misure possibili per scongiurare il pericolo di una nuova contaminazione.

Ecco quindi il primo vero passo: la bonifica e disinfezione degli impianti aria.

Ma perché è così importante manutenere e monitorare lo stato degli impianti dell’aria?

Un impianto aeraulico, dal più sempllice split domestico al più complesso sistema di trattamento e diffusione industriale, è sempre composto da un sistema di filtrazione, di controllo termico (raffrescamento/riscaldamento) e di immissione.

La massa di aria che viene immessa all’interno dell’ambiente indoor dove trascorriamo il nostro tempo, passa necessariamente per tutti questi sistemi e lo fa di continuo come un fiume, con uno scorrere lento ed invisibile trasporta ed accumula nel sul suo passaggio particolato, polveri e microrganismi, comportando la “sedimentazione” proprio come un fiume, dove al posto di ciottoli e sabbia si stratifica ogni genere di materiale sospeso, vivente o meno.

Questo processo come detto, avviene di continuo, fino a un tale livello di “sedimento” che anche le spore e tutti i microrganismi, compresi i virus, trovano terreno fertile per potersi riprodurre: ecco che si presenta il fenomeno della “magnificazione” biologica, dell’esponenzializzazione; più passa il tempo e più aumenta la concentrazione di microbi che si riproducono, al punto che gran parte di queste colonie ritornano dalle superfici interne degli impianti al flusso d’aria e vengono trasportate nell’ambiente in quantità costantemente in aumento.

Questa criticità, in accordo alle evidenze scientifiche emerse da studi e metanalisi, riguarda anche la diffusione di Sars-Cov 2 responsabile del disturbo Covid-19,come già riassumevamo in questo comunicato.

Il percorso dell’aria che respiriamo quotidianamente deve essere sempre controllato con regolarità, a partire dal controllo microbiologico alla manutenzione periodica di tutto il sistema filtrazione-trattamento-immissione, ed è un’attività che deve essere fatta da chi conosce, contrasta e risolve da anni questo problema con una lotta quotidiana sul campo fatta di esperienza, competenza e professionalità.

Contattaci per un preventivo gratuito, saremo sempre a tua disposizione e al tuo fianco nella lotta ai patogeni nel tuo sistema di trattamento aria.

index

GUERRA AL COVID-19: LA VENTILAZIONE NEGLI AMBIENTI

Un articolo del New York Times di non molti giorni fa, riassumeva con estrema semplicità un problema che al momento non è oggetto di grandissimo dibattito: la ventilazione negli ambienti chiusi che ruolo svolge nella trasmissione del virus?

Come cita l’articolo stesso, nel 1974, nello stato di New York una ragazza che aveva contratto il morbillo si presentò lo stesso nella propria scuola. Anche se il 97 percento dei suoi compagni era stato vaccinato, 28 finirono comunque per contrarre la malattia. Gli studenti infetti sono stati distribuiti in 14 classi, ma la ragazza, la paziente indice, trascorse del tempo solo nella sua classe. Il colpevole? Un sistema di ventilazione funzionante in modalità ricircolo continuo, non adeguatamente bonificato, che aspirava le particelle virali dalla sua classe e le diffondeva attraverso il sistema stesso di ventilazione, in tutti gli altri ambienti della scuola.

Non solo il morbillo, ma anche altri patogeni hanno dato prova della loro capacità di sfruttare i sistemi di canalizzazione d’aria per ampliare la loro diffusione. La Legionella ad esempio è stata scoperta all’interno dell’impianto di ventilazione di un albergo di Philadelphia nel 1977,  infettando 221 persone alloggianti presso lo stesso. Per approfondimenti rimandiamo ad un nostro articolo, o a cenni storici in materia.

Pertanto, è risaputo come questi impianti se non adeguatamente mantenuti possono essere l’origine di proliferazione incontrollata di microrganismi o amplificatori di quelli che già si trovano in ambiente.

Considerate le ultime evidenze scientifiche su Sars-Cov 2, ovvero che è in grado di sopravvivere in aria almeno 3 ore, oltre che su superfici in ambienti chiusi, e visto quanto accaduto negli ospedali italiani, dove il contagio si è amplificato con un tasso di moltiplicazione notevolmente superiore a quello registrato per esempio a Wuhan, epicentro dell’epidemia, è altresì lecito e fondato presupporre che anche per questo virus gli impianti di ventilazione fungano da diffusori.

1 (2)Che cosa significa questo per noi che comunque a casa o ancora sul posto di lavoro, rimaniamo “chiusi” in ambiente confinato? Alcuni potrebbero chiedersi se dovrebbero fuggire in campagna, come hanno fatto le persone in passato in tempi di epidemie. Tuttavia, come attesta lo stesso articolo del NYT ed altri siti di divulgazione scientifica, mentre le dense condizioni urbane possono aiutare la diffusione della malattia virale, gli edifici possono anche fungere da barriere alla contaminazione e questa è una strategia di controllo che non sta ottenendo l’attenzione che merita. A tal scopo basterebbe garantire un sistema di ventilazione efficiente, costantemente pulito e sanificato in tutte le sue componenti. Infatti, è altresì dimostrato che mantenere correttamente aerati gli ambienti, con il corretto ricambio dei volumi d’aria, aiuti a diluire le concentrazioni delle molecole già presenti, favorendo la dispersione dei patogeni.

Concludendo, se le strutture* avessero tutte un sistema di ventilazione efficiente, trattato, pulito e sanificato, saremmo in grado di avere un’arma in più nella lotta contro la diffusione del patogeno, piuttosto che dei potenziali amplificatori!

capannonePulire e disinfettare le condotte è un’attività che dev’essere regolarmente svolta, come già previsto da normative, ma assume in questa particolare circostanza ancora più rilevanza. Affidarsi ad un’azienda di comprovata esperienza e che dispone di strumenti e tecnologia di efficacia certificata, è altresì fondamentale per ridurre il più possibile il rischio di trasmissione del coronavirus e dei patogeni in senso ampio. Contattaci per maggiori informazioni, qui sul nostro sito o telefonando al recapito +39 0187 997592.

*Nota – Qualora non siano presenti questi sistemi, si raccomanda una ventilazione forzata degli ambienti, con frequente ricambio dei volumi d’aria. A carattere generale, si ricorda sempre di pulire e sanificare l’ambiente a scopo di decontaminazione.

 

3

Coronavirus: quanto sopravvive sulle superfici?

Dallo scoppio dell’epidemia che sta interessando tutti a livello globale, le attività di ricerca hanno lavorato senza sosta per mettere a punto le ‘armi’ per poter arrestare il contagio.

Negli ambienti dove lavoriamo, viviamo e condividiamo indexgli spazi quotidianamente non si può prescindere dal sapere per quanto tempo il virus CoV-2 responsabile della sindrome acuta respiratoria Covid-19 resista e rimanga attivo in ambiente e sulle superfici.

Sta rispondendo a questo quesito, attraverso uno studio in laboratorio, un’equipe di ricercatori coordinato da National Institute of Health (Nih) e le Università della California e di Princeton; l’articolo attualmente in fase di revisione prima della pubblicazione ufficiale, ha determinato che in ambiente aereo per la durata dell’esperimento (circa 3 ore) la quantità di virus attivo si è ridotta di 10 volte, mentre sulle superfici dure quali acciaio e plastica ha mostrato più resistenza arrivando alla completa inattività solamente dopo 72 ore; meglio sul cartone dove si inattiva dopo 24 ore ed infine sul rame, sul quale dopo appena 4 ore perde completamente efficacia.

Altre fonti autorevoli riportano i risultati di questo importante studio, citiamo ad esempio Medical Facts.

Ecco perché è importante disinfettare, con metodi corretti e garantiti, tutte le superfici di potenziale contatto diretto negli ambienti di lavoro: il contagio ricordiamo può avvenire per via aerea o per contatto occhi-naso-bocca-mani. Pertanto, nel momento in cui le nostre mani venissero a contatto con superfici contaminate, avremmo il rischio concreto di contagiarci, specialmente nel caso in cui non avessimo debitamente seguito i protocolli di buona igiene personale.

Il potenziamento dell’attività preventiva in questo caso, con idoneo trattamento degli ambienti e delle postazioni di lavoro, è volto a minimizzare ulteriormente questo rischio. Per questo la sanificazione è un attività imprescindibile ed un’arma contro la diffusione della malattia.

Affidarsi ad un’azienda di comprovata esperienza e che dispone di strumenti e tecnologia di efficacia certificata, è altresì fondamentale per ridurre il più possibile il rischio di trasmissione del coronavirus e dei patogeni in senso ampio. Contattaci per maggiori informazioni.

 

index

GUERRA AL COVID-19: CREDITO D’IMPOSTA

Batteri, spore, virus, funghi, muffe, parassiti, ed altri microrganismi sono invisibili a occhio nudo, ma normalmente presenti negli ambienti in cui viviamo; se le condizioni ambientali sono favorevoli, la proliferazione incontrollata di alcuni di essi può comportare problemi di vario grado alla nostra salute. Per questi motivi è necessario provvedere ad attuare programmi di prevenzione/manutenzione, atti a garantire la decontaminazione ed il rispetto delle condizioni igieniche previste dalle normative di legge vigenti.

Queste consapevolezze ci hanno portato ad adottare e attuare sistemi di trattamento aggiornati ed efficaci ad ampio spettro, anche prima dell’insorgere dell’attuale emergenza sanitaria.

Al momento per eseguire tale sanificazione degli ambienti è possibile, per tutte le Aziende, usufruire del credito d’imposta previsto all’interno del Decreto Legge del 17 Marzo 2020, n.18, c.d., detto “Cura Italia”.

Il credito è riconosciuto per il periodo d’imposta 2020 per una somma pari al 50% dell’importo speso con un massimo di 20.000 euro e fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro stanziati per l’anno in corso.

La sanificazione viene richiesta obbligatoriamente dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro”.

Tra gli obblighi più importanti ricordiamo: “L’Azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro (comprese tastiere, schermi touch, mouse), delle aree comuni e di svago e dei distributori di bevande e snack”.

Un dovere, quindi, per tutte le società che potranno rimanere aperte dopo le ulteriori limitazioni varate con decreto nella serata del 21 marzo 2020, tuttavia anche un’occasione di anticipare i tempi per tutte le aziende che dovranno per il momento rimanere forzatamente chiuse, ma che un domani (auspichiamo per tutti non troppo lontano) si troveranno a riavviare la propria attività col medesimo problema.

I nostri protocolli prevedono l’impiego di varie tecnologie, dall’ozono gassoso a disinfettanti di alto livello di ultima generazione (a base di potassio perossimonosolfato), con comune denominatore l’attuazione di trattamenti ad impatto zero: un ambiente sanificato, nel rispetto del microclima e senza effetti collaterali. Tali sistemi hanno tutti comprovata efficacia su Sars–Cov 2 e sono caldamente raccomandati da Ministero della Salute nonché da OMS. Inoltre, come anticipato, essendo strumenti ad ampio spettro di azione hanno validità dimostrata anche per batteri, spore, funghi, muffe, parassiti e virus di altro genere.

La particolare situazione di emergenza, nella sua drammaticità purtroppo, ci sta anche insegnando quanto non possiamo più procrastinare le attività di “prevenzione”, in tutte le sue forme e declinazioni.

Un passo che siamo chiamati a compiere per la tutela della salute di tutti ed il progresso della società.

Per maggiori informazioni potete contattarci dalla sezione Contattaci del nostro sito, scrivendo a [email protected] oppure telefonando al nostro recapito +39 0187 997592

GT_NATALE-2018-per-sito

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

Un altro anno si accinge ormai a finire.

Noi di Global Trading speriamo di avervi reso un ottimo servizio.

Di certo ci sono la passione ed il massimo impegno che l’azienda continuerà, anche con l’anno avvenire, ad offrirvi per un servizio di qualità, professionale ed efficace, in tutto il mondo.

Cogliamo l’occasione anche per ringraziare le associazioni che supportiamo, Il Porto dei Piccoli e Letizia nel Cuore.

Qui di seguito potrete ritrovare un link utile per entrambe.

Se ci è possibile, esprimiamo un sostegno per queste realtà che portano sorrisi tutto l’anno a chi è in difficoltà.

IL PORTO DEI PICCOLI

LETIZIA NEL CUORE

Global Trading vi augura Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo!

***

Another year is ending.

We hope we have offered you a great service.

Certainly, there is the passion that the company will continue, even with the coming year, to offer you for a quality, professional and effective service, all over the world.

We also take this opportunity to thank the associations we support, Il Porto dei Piccoli and Letizia nel Cuore.
Below you will find a useful link for both.

If we can, we have to support these realities that bring smiles all year long to those in difficulty.

Global Trading wishes you a Merry Christmas and a Happy New Year!

 

GT_NATALE 2018 - per sito

IMG-20180511-WA0008

MEETING AIISA 2018

IMG-20180511-WA001011 Maggio 2018

I nostri tecnici specializzati ASCS hanno partecipato al 10° Aiisa Nadca Annual Meeting, tenutosi a Verona 2018.

Il convegno ha approfondito diversi temi, dalle novità in campo tecnologico circa componentistica e nuovi sistemi di gestione aeraulici, alla trattazione di argomenti sensibili quale ad esempio la “Legionellosi”. Il meeting si è concluso come di consueto con la definizione degli obiettivi annuali che l’associazione si prefigge di raggiungere.

Le giornate congressuali hanno ospitato anche la 33esima sessione di esami per la qualifica professionale di nuovi ASCS (Air System Cleaning Specialist), la cui validità ricordiamo essere internazionale, in quanto conforme ai criteri NADCA.

 

Legionella_pneumophila_01-1

LEGIONELLA, un’opinione sull’argomento

La Legionella è oggetto di particolare interessamento della comunità scientifica, per due principali motivazioni:

  •  I tassi di incidenza da Legionellosi in Italia sono in aumento costante dal ’97, vuoi anche per maggiori capacità cliniche diagnostiche, ma di fatto l’incremento è continuo;
  •  Si tratta di un mondo ancora tutto da scoprire: al di là degli aspetti relativi al trattamento dei pazienti, i cui miglioramenti sono legati alla maggiore sensibilità degli esperti e della strumentazione clinica, molto invece deve ancora essere fatto nel contenimento del rischio ambientale.  Infatti non esiste ancora un protocollo di prevenzione ed intervento tecnico “eletto” di efficacia non diciamo assoluta, ma quantomeno decisamente superiore a tutti gli altri. La differenza anche in questo caso è misurabile nella capacità dell’esperto in materia, di sensibilizzarsi alle specifiche criticità di ogni caso da trattare.

In questo senso adottare un metodo di intervento anziché un altro è il risultato di un’analisi profonda tra svantaggi e vantaggi in termini di risultato, di danni collaterali a cose e persone, fattibilità economica e sostenimento dei costi.

Noi di Global Trading abbiamo fatto una scelta tenendo conto di tutti gli aspetti ad oggi conosciuti, ciò nonostante ci manteniamo in costante aggiornamento. Leggendo ciò che è possibile reperire in letteratura scientifica di riferimento, soprattutto in Italia in ambito di trattamento idrico, sappiamo che:

  • I trattamenti storicamente utilizzati, come l’iper-clorazione, possono essere più economici, ma anche maggiormente dannosi per gli impianti e l’utenza. Un altro tra questi è lo shock termico, molto invasivo per l’impianto e rischioso per la salute dell’utenza oltre che dispendioso. Di entrambi, inoltre, se valutassimo l’efficacia comparandola agli ultimi protocolli di intervento definiti è sicuramente inferiore. Al contrario i recenti metodi approvati non sono ancora la panacea di tutti i mali: vedi ad esempio i sistemi di microfiltrazione installabili direttamente anche sulle utenze, i quali sono a basso impatto ambientale e non dannosi per la salute, ma altamente costosi e necessitano di una manutenzione costante, superiore a qualsiasi altra metodologia.
  •  L’efficacia dei trattamenti è determinata nella misura in cui si riesce ad aggredire il biofilm e i sedimenti naturalmente formatisi all’interno dei suddetti impianti. L’eradicazione definitiva del batterio non può essere mantenuta nel tempo: la bonifica e la disinfezione di un circuito idrico oggi non possono impedire il naturale riformarsi di questi sedimenti un domani, motivo per cui la manutenzione ed il controllo ispettivo devono essere entrambi periodici. Altresì vero che, come dimostrano gli studi, la legionella assume caratteristica di pericolosità quando prolifera e forma sempre maggiori numeri di colonie, trovando nutrimento e difesa all’interno del biofilm stesso. Pertanto, eliminare il biofilm ed abbattere il numero di colonie, sono gli obiettivi principali da raggiungere in ogni intervento, in ultima analisi anche come forma di “trattamento preventivo” non solo in casi di “urgenza”.

Riferimenti in merito sono reperibili in riviste di campo, in bollettini di aggiornamento del ministero, ma anche in studi accademici effettuati da nord a sud (Università di Napoli, Pisa, Modena e Reggio Emilia etc.) soprattutto negli ultimi anni, che hanno comprovato questi dati.

Noi rimaniamo convinti del protocollo che abbiamo appurato sul campo, in quanto se opportunamente applicato ad ogni caso di specie, garantisce risultati, esiguo impatto sull’ambiente e sulla salute, ed un buon contenimento dei costi. Certo è che deve essere sempre presente quell’attenzione e flessibilità di cui discutevamo sopra, ma che noi riteniamo essere uno dei nostri particolari punti di forza, unito alle capacità di adattarsi all’esigenze del cliente.

Per maggiori informazioni o preventivo gratuito contattaci dalla sezione Contatti/Lavora con noi, alla mail [email protected] o al recapito telefonico 0187 997592